TRE CIME DI LAVAREDO, COSA VEDERE
Tre Cime di Lavaredo, cosa vedere: un paesaggio subito riconoscibile per la sua maestosità
Una volta terminata la strada che vi conduce alle Tre Cime di Lavaredo – google maps –troverete dei parcheggi per auto, moto, camper e pullman. Per chi preferisce invece raggiungere le Tre Cime a piedi dal fondovalle, diverse sono le soluzioni: dalla Valle della Rienza e dal Lago di Landro, dalla Val Fiscalina, dal rifugio Tre Scarperi a Sesto, dal rifugio Pian di Cengia, oltrepassando il rifugio Comici, da Auronzo lungo la Val Marzon e poi lungo il Vallon di Lavaredo. La risalita a piedi comunque è consigliata solo a chi ama davvero camminare, poiché il dislivello è notevole.
Alle tre Cime di Lavaredo, cosa vedere? Per prima cosa bisogna sapere che il costo del pedaggio è di 30 euro. Una volta arrivati al Rifugio Auronzo, il primo dei tre rifugi, si deve ulteriormente camminare per arrivare al secondo rifugio, il Lavaredo, per poi raggiunge, superando l’omonima forcella, l’ultimo dei tre rifugi ovvero il Locatelli, dove è possibile ammirare le Tre Cime in tutto il loro splendore e in tutta la loro maestà. Il dislivello tra il primo e il terzo rifugio è di circa 300 metri ma tutto sommato il percorso è facile e la camminata è fattibile, anche per quelli che non sono molto appassionati di montagna. Lungo il tragitto inoltre è possibile vedere diversi laghetti, oltre allo spettacolo dei monti e delle vallate circostanti.
Arrivati alla forcella, proprio ai piedi delle Tre cime, tira sempre vento piuttosto forte, ma da qui la vista delle Tre Cime è spettacolare e indimenticabile. Ti senti piccolo e impotente. Da qui si vede in lontananza il Rifugio Locatelli.Una volta raggiunto al Rifugio Locatelli – google maps – è possibile sedersi su uno dei tanti prati e mangiare un panino in tutta tranquillità. Alternativamente ci si può sedere ad uno dei tanti tavoli esterni e, ammirando le cime, è possibile degustare molti piatti tipici come per esempio la polenta con la salsiccia, la polenta con formaggio e speck, ma soprattutto, dopo una bella passeggiata come questa, è d’obbligo gustare uno dei tanti dolci tra cui un buonissimo trancio di strudel di mele accompagnato da una buona birra fresca. Davvero imperdibile! Il ritorno può essere fatto o ritornando dalla stessa strada dell’andata oppure , cosa che si consiglia, è proseguendo il sentiero in un percorso ad anello, passando sotto le Tre Cime, per poi arrivare nuovamente al Rifugio Auronzo – google maps. La splendida escursione dura circa 4 ore , su un bel sentiero largo più o meno quatto metri, in sassi e ghiaia.
Per coloro che volessero fare passeggiate alternative, è possibile intraprendere diversi percorsi per raggiungere per esempio il Rifugio Pian di Cengia (ore segnate 2), o il Rifugio Comici (ore segnate 2.30) o ancora il Rifugio Carducci (ore indicate 3.30), ma le ore di cammino sono sicuramente di più. Per i più esperti ed allenati ci sono percorsi difficili e faticosi. Per raggiungere il Rifugio Fonda Savio per esempio, il dislivello è di 1200 metri e il tempo di percorrenza indicato è di 9 ore, il Rifuglio Bosi ( 4 ore di cammino) il Rifugio Berti dove le ore di cammino segnate sono 8. La natura è particolarmente ricca in Alta Pusteria, infatti nel parco naturale Fanes Sennes Braies e Dolomiti di Sesto spiccano “monumenti naturali” come l’incantevole Lago di Braies – google maps – che con le sue acque di colore verde smeraldo è la perla delle Dolomiti, così come il Lago di Dobbiaco – google maps –, altra amata meta escursionistica. Entrambi i laghi hanno origine da enormi frane avvenute nel passato. Il Lago di Braies, in particolare, è un luogo che deve essere visitato per chi ha deciso di visitare la Val Pusteria.