DIARIO DI VIAGGIO DELLA TOSCANA: TRA CASTELLI E MUSICA
Diario di viaggio della Toscana a cura di Alessandra Padoan
DIARIO DI VIAGGIO DELLA TOSCANA: 1° GIORNO
Venerdì. Partiamo da Chioggia (Ve) dopo un’intensa mattinata di lavoro, alle ore 15,00 di un pomeriggio prefestivo e un po ‘ nebbioso. Decidiamo di prendere l’E 45 , poi abbandonata a Sansepolcro. Arriviamo a destinazione verso le 18,30, presso un incantevole agriturismo attorniato da uliveti : Tenuta Poggio Primo’ a Castiglion Fibocchi.
Ci si arriva tramite una stretta e sabbiosa stradina in salita, al termine della quale ci si presenta questa accogliente e calda casetta attorniata da un grande giardino, con piccole lampade accese data l’ora ormai tarda. La prima cosa che ci colpisce è l ‘intenso e piacevole odore dell’olio appena franto e la serenità che il luogo silenzioso trasmette. Velocemente ci sistemiamo ed usciamo per curiosare qua e là. Ceniamo in un locale consigliatoci dai proprietari della tenuta, nel piccolo centro, per poi continuare con un primo giretto serale nella vicina piazzetta. Stanchi torniamo “a casa” verso le 22 ,00.
DIARIO DI VIAGGIO DELLA TOSCANA: 2° GIORNO
Sabato. Ci alziamo verso le sette ed iniziamo subito la nostra visita nella vicinissima città di Arezzo, stupiti piacevolmente da un simpatico mercatino natalizio con vivaci ed allegri colori. Gironzoliamo per la città visitando tutte le chiese aperte e percorrendo i vari viottoli che raggiungono il centro. Proprio per la temperatura piacevole ed un sole pallido ma caldo decidiamo di mangiare un panino nella piazza principale, tra bancherelle natalizie, chioschetti con cioccolata e gente che passeggia divertita. Nel tardo pomeriggio ci dirigiamo verso Castiglion Fiorentino grazioso borgo a metà strada tra Arezzo e Cortona e, a qualche km dal centro, dopo un impervio percorso raggiungiamo l’arroccato Castello di Montecchio, in epoca medioevale teatro di sotterfugi ed intrighi, reso suggestivo dall’imbrunire e dalla luce fioca circostante. Prima di rientrare riusciamo a fare una capatina a Foiano della Chiana, borgo carino, nel quale ci colpisce la chiesa centrale tutta in mattoni rossi. Il parroco ci fa entrare anche se molto tardi ,per qualche minuto.
DIARIO DI VIAGGIO DELLA TOSCANA: 3° GIORNO
Domenica. Prendiamo la macchina in direzione Borro, piccola frazione circostante. Dopo aver faticosamente posteggiato iniziamo una stretta stradina sconnessa che ci porta verso uno stranissimo borgo “fuori dal mondo”, un raccolto paesetto medioevale. Pare che il suo nome derivi da “burrone”, per il fatto che sorge tra un torrente ed un burrone, vicino ad uno sperone roccioso. Qualche anno fa, Ferragamo, innamoratosi del magico luogo, lo acquistò per ristrutturarlo, pur mantenendo vive le sue caratteristiche naturali anzi, valorizzandolo e facendolo diventare meta turistica. Tra le varie viuzze si possono ammirare negozietti rappresentanti antichi mestieri, con personaggi di terracotta, come pure un presepe meccanico ed una stanzetta dedicata alla storia di Pinocchio, sempre con statuine in movimento. Sempre in mattinata capitiamo a Loro Ciuffenna, borgo abitato anticamente dagli Etruschi. Deve il suo nome Loro da alloro, presente in zona e al vicino torrente Ciuffenna. Qui girando un po’ per il piccolo centro la nostra attenzione viene attirata da un groviglio di casette accatastate l’una sull’altra, sotto le quali vediamo spuntare un vecchio mulino ad acqua tuttora funzionante. E’ il più vecchio mulino della Toscana, utilizzato anche per macinare le castagne, prodotto locale molto apprezzato. Nel pomeriggio notiamo un cartello stradale: Pieve di San Pietro, a Gropina . Naturalmente ci dirigiamo in quella direzione ma, arrivati a destinazione, troviamo il portone principale tutto sbarrato. Cerchiamo allora di curiosare attraverso la vetrata quando notiamo una porticina a fianco socchiusa. Entrando ci colpiscono subito un grandissimo silenzio ed un gioco di luci ed ombre creato dalle alte vetrate e dalla pallida luce del sole che si infiltrava. Dentro troviamo colonne in pietra con capitelli raffiguranti strani cavalieri ed animali di fantasia di difficile interpretazione. Attorno un semplice prato. Facciamo un ulteriore tratto in auto per raggiungere Foiano della Chiana, per visitare la chiesa. Qui troviamo alcune persone indaffarate a pulirla e lucidarla, per l’inaugurazione del giorno seguente dopo un periodo di chiusura per ristrutturazione. Purtroppo non ci fanno entrare, ma il sindaco lì presente ci lascia sbirciare qualche minuto questa chiesetta nuova nuova. Dopo aver curiosato qua e là in zona non ci rendiamo conto che ormai sta arrivando sera, l’aria diventa più pungente e fredda, ed un velo nebbioso avvolge ogni cosa. Come ultima tappa, ormai sfiniti dall’intensa giornata, ci fermiamo a Figline Valdarno pensando di restare solo qualche minuto. In realtà, nella piazza principale scopriamo una festa in costume medioevale con giochi divisi in contrade. Stupiti rimaniamo a guardare per un po ‘, finché fame e stanchezza non ci riportano all’auto. Dopo una pizza veloce chiudiamo la giornata nella nostra stanzetta tra gli ulivi.