VIAGGIO IN GIAPPONE, IL RACCONTO DEL NOSTRO TOUR
Viaggio in Giappone: il diario di Francesca Ciaprini
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Il mio viaggio in Giappone, con il mio compagno di una vita, Andrea, verso la terra del Sol Levante comincia un venerdì mattina presto di una fredda giornata di gennaio. Sveglia all’alba, zaini in spalla e passaggio in auto verso l’aeroporto di Bologna da parte di una giovane coppia conosciuta su un sito di carsharing.
Il volo prenotato un mese prima via web (460 euro a persona) con la compagnia di bandiera russa Aeroflot prevede un breve scalo a Mosca e poi diretto verso Tokio. Arriviamo in Giappone il sabato mattina successivo alle 11.40 e ad accoglierci all’aeroporto internazionale di Narita c’è un blando sole che presto ci svelerà le bellezze di un paese magico. Prima di partire pensavamo spesso alla distanza geografica, culturale e linguistica che ci poteva separare da questo paese, ma la gentilezza, la cortesia e la grande umiltà del popolo giapponese eliminerà ogni nostra paura.
VIAGGIO IN GIAPPONE: IL NOSTRO ARRIVO
Dall’aeroporto (che dista una settantina di km dalla capitale Tokio) prendiamo un treno diretto che conduce ad una delle due stazioni centrali nel cuore della città giapponese. E’ proprio da qui che incomincia il nostro viaggio in Giappone.
Con sorpresa scopriamo che tutte le insegne, le indicazioni e le mappe in Giappone sono scritte anche in caratteri latini oltre che nei loro ideogrammi, ed appena usciti notiamo una grande ed efficiente rete di mappe, punti informazione e personale che ci aiuta a raggiungere con facilità il nostro ryokan (tipica locanda in stile giapponese) nel vecchio quartiere di Asakousa. Dal treno mentre ci avviciniamo alla zona dove trascorreremo i nostri primi giorni in Giappone scorgiamo dapprima una campagna ricca di fiumi, piccole casette dai tetti spioventi e una vegetazioni dai colori fantastici e poi via via che ci avviciniamo a Tokio iniziamo a scorgere quel profilo che rende questa capitale una delle più grandi metropoli del mondo. Grattacieli altissimi, palazzi dalle forme avveniristiche, insegne luminose di tutti i tipi rendono Tokio una città che toglie il fiato. E questo effetto si percepisce soprattutto la sera stessa facendo un breve giro per le vie del quartiere del lusso e della moda di Ginza dove le più famose case di moda del mondo mostrano le loro vetrine all’interno di palazzi dalle altezze vertiginose e dalle insegne scinitillanti. Se poi si vuole fare parte della folla brulicante allora bisogna fare un salto nel quartiere di Shibuya (non molto distante da Ginza) dove c’è il famoso incrocio di Shibuya….perchè a Tokio anche un semplice incrocio con uno dei passaggi pedonali più grandi del mondo può diventare un elemento di interesse turistico. Appena scatta il verde centinaia e centinaia di persone si muovono da una parte all’altra della strada con una sincronia quasi mistica.
E Shibuya è uno dei cuori pulsanti della città, un ricordo indelebile del nostro viaggio in Giappone, dove si avvicendano negozi, centri commerciali, bar e ristoranti…oltre che uffici e attività commerciali di varia natura. Ma Tokio non è solo folla, palazzi e grattacieli. Per il nostro pernottamento nella capitale nipponica scegliamo una tranquilla locanda in stile (qui chiamata ryokan) dotata di un futon (letto basso giapponese) disposto su un comodo Tatami di bambù (tappeto orientale composto da fibre intrecciate di bambù) e dotato di un piccolo ma accogliente bagno privato con un angolo sauna (perché qui la cultura delle terme chiamate Onsen non è un aspetto secondario).
VIAGGIO IN GIAPPONE: LA GUIDA DELLA LONELY PLANET
In tempi moderni, dove il telefonino, tablet e pc la fanno da padrone, dover acquistare una guida turistica cartacea da portarsi sempre ovunque sembra davvero anacronistico, ma noi di arrivi-partenze.it ve la consigliamo con tutto il cuore. Infatti sia in questo che negli altri viaggi effettuati precedentemente ci siamo accorti che in mancanza di internet il viaggiatore è tagliato fuori sia nel caso avesse bisogno di una mappa, che per gli orari degli spostamenti con i mezzi. E’ indispensabile quindi avere un piano B, che ci risolva facilmente il problema, se mai ci fosse. Un altro aspetto importante è quello di potersi rilassare con una guida di carta in mano e approfondire, nel momento che più ci aggrada, ciò che stiamo visitando, senza le possibili divagazioni che invece si posso fare con un telefonino in mano. Insomma Lonely Planet for ever!!