La conclusione del nostro viaggio in Mauritania

Un’esperienza unica e indimenticabile

conclusione
Bubu, costume tradizionale

I nostri compagni di viaggio per prima cosa hanno praticato l’abluzione, poi hanno pregato, hanno mangiato l’agnello cotto alla brace, bevuto il e dopo esserci rilassati siamo ripartiti.


Il viaggio è stato lungo, circa 10 ore, arrivati al garage abbiamo preso un taxi brousse e siamo tornati all’Auberge Menata, cena al ristorante libanese, passeggiata e poi rientro in stanza, eravamo un po’ stanchi. Il giorno seguente, festa dell’Indipendenza: Nouakchott è tutta addobbata con bandiere, vi sono varie manifestazioni e gli abitanti sono tutti euforici. Noi abbiamo trascorso tutta la giornata fuori, sopportando il sole bollente del giorno, fino a goderci l’aria fresca della sera. La mattinata successiva siamo andati al mercato per comprare dei datteri, arachidi, teiera, tè, insomma tutto quello che ci piaceva portare in Italia.

conclusione
Grand marchè, Nouakchot

Dopo aver lasciato i nostri acquisti in albergo, ci siamo avviati a piedi verso la parte nuova della città; qui vi sono parecchi uffici governativi, dell’esercito, l’università, la sede della radio mauritana, l’ aeroporto e la Moschea del Venerdì. Questa moschea si fa notare per la sua facciata di un bianco abbagliante e le sue cupole azzurre, molto bella, ma non abbiamo potuto visitarla poiché era chiusa. Al rientro in albergo abbiamo incontrato di nuovo Baba che era tornato da un giro ad Atar, ha voluto sapere come era andato il nostro tour e le nostre impressioni sulla Mauritania, un po’ di rilassamento in giardino e poi di nuovo fuori a goderci la nostra ultima serata in questo fantastico paese.

conclusione
Moschea Saoudienne, Nouakchott

Il giorno seguente, dopo aver sistemato gli zaini e aver fatto uno spuntino veloce, ci siamo recati a prendere un taxi brousse per andare all’aeroporto, dove non si può entrare fino a 3 ore prima dell’orario del proprio volo, quindi abbiamo atteso fuori osservando il via vai dei viaggiatori e ricordandoci tutti gli eventi di questa avventura. Siamo arrivati alla conclusione del nostro viaggio. La Mauritania è un paese molto bello da visitare: il parco, il treno e il deserto con i suoi villaggi hanno il loro fascino, facile da visitare con il proprio mezzo, ma come abbiamo fatto noi con zaino in spalla, è un po’ più complesso, ma ci siamo riusciti e siamo molto soddisfatti. Peccato che le graziose strutture ricettive per accogliere i turisti che ricordano quelle dei caravanserragli del deserto, sono in decadenza. D’ altra parte il turismo in questi ultimi anni è sparito, grazie alla pubblicità negativa dei governi occidentali che invitano a non andare in questo paese pericoloso (non abbiamo capito quali pericoli!); se intendono Al-Quaeda o altro, vero, l’aria più calda è verso il confine col Mali, ma qui in Mauritania non c’è né guerra né sequestri, può succedere qualsiasi evento terroristico al pari di ogni altro paese occidentale, anzi, la Mauritania è meno rischiosa. A malincuore abbiamo ripreso l’aereo che ci avrebbe riportato a Tunisi, un altra fantastica terra, dove abbiamo soggiornato per 2 giorni (ma questa è un’ altra storia) e poi rientro a Roma.

Una riflessione sulla Mauritania? Tutto rispecchia il famoso rito del tè…..con calma!!!

Antonietta e Giovanni

La mia galleria fotografica, di Giovanni Camici, della Mauritania la trovi cliccando qui.

Per chi mi volesse contattare può scrivermi all’indirizzo e-mail cholita@email.it oppure skanda@email.it

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