Diario di viaggio dell’India del sud, Tamil Nadu
Diario di viaggio dell’India del sud, Tamil Nadu: meals e Gopuram ovunque!di Antonietta Peroni e Giovanni Camici
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scalo a Milano e dopo circa 10 ore di volo arriviamo a Nuova Delhi, poi con volo interno in ritardo di appena 4 ore raggiungiamo Chennai. Ritirati gli zaini, cambiati i soldi, siamo andati in stazione direzione Egmore, dove abbiamo pernottato, beh è inutile dire che anche se erano le 20:00, l’umidità si faceva sentire, la città era molto movimentata, traffico, suono dei clacson e tante persone.
In stazione i marciapiedi erano già occupati dagli indiani che avrebbero trascorso la notte lì, vedere questa scena per me è stata un bel colpo al cuore. Il treno era pieno, donne e uomini viaggiano separati, io osservavo le mie compagne di viaggio, tutte avvolte nel loro sari colorato, capelli neri con treccia e acconciatura floreale, bracciali, orecchini a campanelle, cavigliere e infradito. Dopo varie fermate siamo arrivati a destinazione, trovato l’albergo, lasciato i bagagli siamo usciti alla ricerca di un ristorante per cenare, poi passeggiata per la città, che era sempre viva anche a tarda sera e rientro in albergo.
India del sud: Kanchipuram
Kanchipuram, raggiunta in due ore di viaggio da Chennai, è l’antica capitale della dinastia Pallava e tipica città sacra del Tamil Nadu, nell’India del sud. Dopo esserci sistemati in albergo, abbiamo iniziato il nostro giro, per primo abbiamo visitato il Vaikunta Perumal Temple, che risale a 1200 anni fa circa ed è dedicato a Vishnu. All’interno il chiostro è sorretto da colonne a forma di leone, il santuario principale contiene statue di Vishnu in posizione eretta, seduta e reclinata. Il secondo tempio che abbiamo visitato è stato il Kamakshi Amman Temple, imponente e dedicato alla dea Parvati, all’ingresso del tempio c’è la sala nuziale con colonne decorate, di fronte si trova il santuario, dominato da un vimana dorato, l’accesso è vietato a chi non è induista.
In questo tempio, in una nicchia, abbiamo assistito alla benedizione da parte dell’elefante, legato ad una catena e con la testa decorata, raccoglie con la proboscide la piccola offerta del fedele, che consegna regolarmente al suo padrone e in cambio al fedele da un buffetto sulla testa, usando la proboscide, come segno propiziatorio. Il caldo e l’umidità si fanno sentire, pertanto per riprenderci un po’ ci siamo fermati in un ristorantino a mangiare un meals; il cameriere ci ha portato una foglia di banano, poi l’ha cosparsa d’acqua distribuendola su tutta la foglia, poi un altro cameriere ci ha servito un’abbondante porzione di riso e un altro ancora è arrivato con i contorni, sambar (zuppa di lenticchie), rasam (brodo vegetale aromatizzato al tamarindo con l’aggiunta di pomodoro, peperoncino , pepe e cumino), verdure, sottaceti e dahi (yogurt), naturalmente il tutto si consumamangiando con le dita della mano destra, fino a quando non eravamo sazi i camerieri hanno continuato a servirci.
Dopo questo abbondante e succulento pasto, in autobus abbiamo raggiunto il Devarajaswami Temple, dedicato a Vishnu, ha una sala detta delle mille colonne, tutte scolpite e un padiglione che commemora le nozze tra Vishnu e Lakshmi, in questo tempio si può osservare la grande catena scolpita in un unico blocco di pietra collocata ad ogni angolo del mandapa. Tutti i templi sono frequentati da molti pellegrini ed all’interno si respira un’atmosfera fortemente spirituale, all’esterno ci sono molti mendicanti e tanti venditori ambulanti di vari articoli, noi ci siamo fermati a curiosare tra queste bancarelle e scambiare due chiacchiere con i venditori e i pellegrini presenti.