ANGKOR THOM, BANTEAY SREI E TA PROHM
Angkor Thom, Banteay Srei e Ta Prohm: Altri templi da non perdere nella giungla cambogiana
Angkor Thom, Banteay Srei e Ta Prohm sono altri siti molto importanti di Angkor, in Cambogia, e di seguito li andiamo a descrivere. Al centro della città c’é il Bayon, spettacolare per le sue costruzioni uniche e difficile da immaginarsi nel fitto della foresta.
ANGKOR THOM, BANTEAY SREI E TA PROHM: COSA VEDERE
La caratteristica principale del Bayon risiede nel fatto che in cima alle guglie a base quadrata si trovano, su tutti i lati, dei bassorilievi raffiguranti visi sorridenti, una moltitudine di copie davvero impressionanti; un versione del significato di ciò, vuole che il viso raffigurato sia quello del re Jayavarman VII. Innumerevoli le scene che sono state scolpite sulle sue pareti, principalmente sconti bellici tra i Kmer e i Cham, loro acerrimi nemici. L’Angkor Thom, visto nel suo complesso e nel suo ambiente naturale fa restare estasiati, rende la visita una esperienza unica e magica; restare ad ammirare tutti questi visi sorridenti richiede pace e tranquillità per assaporarli al massimo.
Oltre all’Angkor Thom tanti altri sono i templi che meritano di essere menzionati . Per questo ne ho selezionati alcuni, che poi sono quelli che abbiamo visitato, che andrò a descrivervi, perché sono particolari e originali. Uno di questi capolavori dell’arte Kmer è il fantastico tempio induista di Banteay srei – google maps. Conosciuto come il tempio delle donne, per via delle finissime e splendide incisione che si trovano sull’arenaria rossa di cui è composto, questo sito è originale per il fatto che gli edifici presenti sono miniature in scala rispetto allo stile classico che utilizzavano i Kmer; davvero da non perdere.
IL TA PROHM: INTRECCIO TRA ARTE E NATURA
Un altro dei simboli di Angkor, per il fatto di ricordare che la natura ha sempre la meglio sull’uomo, è senza dubbio il Ta Prohm – google maps. Infatti proprio in questo sito si possono ammirare degli alberi giganti, tra cui lo scenografico Fico Strangolatore, alti persino 30 metri, che con le loro mastodontiche radici cingono, come in una morsa, le pietre che compongono il tempio. Proprio in relazione a questo è interessante sapere che durante i lavori di restauro dell’intera area il Ta Prohm fu scelto appositamente tra i tanti per testimoniare lo stato in cui si trovavano gli edifici ai tempi della riscoperta di Angkor, nel ventesimo secolo. Con delle piccole eccezioni, il tempio fu quindi lasciato come fu trovato dai primi esploratori. Tutto ciò dona al sito un aspetto misterioso e affascinante, come pochi altri in Cambogia. Nato con la funzione di essere un monastero e una università, il Ta Prohm è stato il primo di una lunga serie a essere costruito dal re Jayavarman VII. Il tempio si trova sul percorso classico del tour del sito archeologico, quindi non sono necessarie deviazioni del proprio itinerario.
I CONSIGLI DI FABIO ED ELENA
Per raggiungere Banteay srei, che non si trova vicino agli altri, bensì a circa una ventina di chilometri, è indispensabile organizzarsi o tramite un pullmino, se state visitando Angkor tramite un viaggio organizzato, oppure impegnando uno dei tanti ragazzi che, grazie al suo scooter, vi porterà sul luogo. In questo ultimo caso ricordate sempre di pattuire in anticipo il dovuto, per non dover fare discussioni in seguito.