Diario di viaggio dell’India del sud: Tiruchirappalli
Tiruchirappalli: un’insolita vista dall’alto della cittadina del Tamil Nadu
Tiruchirappalli, raggiunta in un’ora di viaggio in autobus; dopo aver fatto un piccolo spuntino,sempre a base di snack fritti, siamo andati a visitare il Rock Fort Temple, raggiungibile in bus.
Questo tempio, simbolo più famoso di Trichy, è una roccia a 83 m di altezza, composto da 2 templi, lo Sri Thayumanaswamy, a metà strada verso la vetta e il Vinayaka Temple, sulla sommità dedicato a Ganesh, che purtroppo non sono accessibili a chi non è induista. Si raggiunge la vetta salendo 437 gradini, ricavati nella roccia, la fatica che si affronta, viene ripagata dal panorama che vediamo dall’alto, la città che si estende intorno al fiume Cauvery. Dopo aver fotografato da questa altura la città, con calma siamo tornati alla base della collina, recandoci a prendere l’autobus per andare a visitare il Sri Ranganathaswamy Temple, che purtroppo è in rifacimento, per entrare all’interno del santuario, si attraversano sette gopuram, poi icortili dei mendicanti, dei brahmini , poi le piazze degli angeli e si arriva alla zona sacra dedicata a Vishnu nella forma di Sheshashayana, cioè Vishnu dormiente.
A poca distanza si trova il Sri Jambukeshwara Temple, dedicato a Shiva, Parvati e al culto dell’acqua che viene praticato nel santuario centrale, dove si trova un lingam di Shiva parzialmente sommerso. Passeggiando abbiamo raggiunto la Lourdes Church, decorata in uno stile franco-cattolico. Siamo entrati, all’interno c’era in corso la cerimonia di un matrimonio stile “bollywoood”, la nostra presenza non è sfuggita ai partecipanti, quindi ci siamo ritrovati a farci le foto con gli sposi e gli invitati. All’uscita ci ha atteso un acquazzone monsonico, la città si è trasformata, in un attimo le strade allagate, tutti alla ricerca di un riparo, insomma il caos si è moltiplicato!
Per fortuna è durato poco, quindi siamo andati alla ricerca del Nazrat Thadervali Dargah, la tomba di un famoso santo mussulmano Natther. Il mausoleo è un complesso con minareti e decorazioni arabe color verde acqua. Abbiamo fatto un giro all’interno, ma l’accesso nella sala dove si trova la tomba, è vietata alle donne, pertanto soltanto Giovanni ha avuto il piacere di visitarla, io mi sono limitata ad apprezzarla, osservandola dalla porta d’ingresso. Lasciata la tomba, abbiamo fatto un giro in questo quartiere arabo, mangiando qualche piatto tipico e acquistando prodotti vari, per poi tornare in autobus nei pressi dell’albergo.