Mauritania: prossima tappa Tidjikja
A stretto contatto con la realtà locale
La mattina seguente con un taxi brousse a 1500 UM cadauno siamo partiti per Tidjikja, viaggio tranquillo, comodo, poiché i passeggeri si alternavano e dopo 2 ore circa siamo arrivati a destinazione.
Qui abbiamo pernottato all’ Auberge des Caravanes deTidjikja, in un confortevole tikit, peccato che tutta la struttura sia in uno stato di abbandono. Il proprietario ci ha spiegato che qui il turismo non esiste più, infatti ci siamo solo noi, pertanto non è stimolato a sistemarla e non ha la disponibilità economica per farlo. Siamo andati a fare un giro al mercato, abbiamo acquistato del cibo poiché quei pochi ristoranti che ci sono, sono chiusi. Mentre facevamo i nostri giri, tutti ci guardavano incuriositi e ci salutavano, sulla strada del ritorno verso l’albergo siamo stati avvicinati da un poliziotto che ci ha chiesto di seguirlo in stazione per la registrazione della nostra presenza. Qui abbiamo conosciuto il capo della sicurezza di tutto il Tagant, che ci ha invitati a prendere un tè in serata nella boutique di stoffe vicino al nostro albergo.
Abbiamo trascorso una serata piacevole in buona compagnia, noi, la proprietaria della boutique, il capo della polizia e altri 2 amici, sorseggiando i 3 bicchierini di tè, rispondendo alle domande riguardo al nostro giro in Mauritania, ma soprattutto volevano sapere il nostro pensiero sulla gente del posto. Il giorno seguente siamo andati a visitare le moschee e di nuovo un giro al mercato. Qui ci ha raggiunti un poliziotto che ci ha detto che il suo capo ci voleva come suoi ospiti a pranzo; pranzetto in caserma con pollo, verdure, pane caldo e il tutto accompagnato dal tè. Dopo averlo ringraziato, ci ha fatto riaccompagnare con l’auto di servizio in albergo mentre lui è tornato in caserma.
Qui sono tutti agitati per la campagna elettorale che sta volgendo al termine e finalmente ci saranno queste votazioni; arrivati in albergo ci siamo rilassati un po’, il caldo si fa sentire. Il giorno seguente siamo andati ad informarci sugli orari di partenza del minibus per tornare a Nouakchott, giro al mercato e siamo passati in caserma a salutare e a ringraziare il capo per la sua ospitalità, lui naturalmente ci ha voluto salutare la sera presso la boutique offrendoci il tè. La mattina seguente alle 6:00, con i nostri zaini abbiamo lasciato l’albergo e ci siamo recati alla stazione dell’autobus, era ancora buio, alcuni passeggeri dormivano fuori della stazione sotto lo sguardo incuriosito delle caprette. All’apertura della stazione, abbiamo scoperto che i biglietti andavano prenotati e a noi non lo avevano detto, per fortuna con l’aiuto di un passeggero, e qualche bugia del tipo domani parte l’aereo, siamo riusciti a impietosire il bigliettaio e trovare posto sul minibus. Verso le 8:00, dopo aver caricato bagagli, sacchi, caprette e passeggeri, siamo partiti, percorrendo la lunga striscia asfaltata, la Route de l’Espoir. Durante il nostro viaggio l’autista doveva fermarsi spesso per aggiungere acqua al radiatore e poiché le soste erano troppo frequenti, ha richiesto un altro minibus in buone condizioni, sostituendo il precedente, e dopo aver trasbordato tutti i bagagli, siamo ripartiti di nuovo, fermandoci ogni tanto per bisogni fisici, posti di blocco, fino ad arrivare al punto di ristoro.